Celiachia: come affrontare Pasqua e sacramenti

Siamo alle porte di Pasqua e si apre la stagione dei Sacramenti (Comunioni e Cresime). Savina Lazzaroni, titolare del negozio Miss Mais di Paratico, specializzato in prodotti per celiaci e intolleranze alimentari, condivide un vademecum utile per affrontare al meglio questo periodo in modo «gluten free». Pranzi di festa senza rinunce Anche i celiaci possono sedersi a pranzo di Pasqua o ai banchetti di Comunione e Cresime senza rinunciare ad alimenti buoni e gustosi. Chi festeggia in casa e ha al proprio tavolo celiaci o intolleranti può prepararsi scegliendo ingredienti e alimenti adatti. In questo periodo è possibile trovare ottime colombe artigianali senza glutine, su prenotazione, disponibili in varie tipologie: ricetta classica con canditi all’arancia, con gocce di cioccolato, oppure alcune varianti senza proteina del latte. In tutti questi casi, la resa è assolutamente all’altezza dei palati anche più esigenti. Le proposte gustose non sono solo per le feste, ma ci sono tutto l’anno. Il punto vendita Miss Mais, infatti, è convenzionato con ATS Brescia e propone sia prodotti confezionati dei principali marchi gluten free, sia alimenti artigianali, oltre che pane fresco (proveniente da un forno convenzionato Aic, Associazione Italiana Celiachia, tutti i sabati e domenica, la prenotazione è consigliata), dolci e prodotti di pasticceria. Savina Lazzaroni è sempre a disposizione per condividere esperienza e conoscenza e dare qualche consiglio a celiaci e intolleranti per variare la propria dieta e mangiare in modo corretto per la celiachia ma allo stesso tempo con gusto. L’eucarestia in sicurezza I celiaci dovrebbero conoscere anche alcuni dettagli utili per la partecipazione alle cerimonie religiose in sicurezza. Di solito, infatti, le ostie utilizzate per l’Eucaristia contengono glutine, anche se in quantitativi minimi. Tenuto in considerazione il quantitativo di particola assunta dal fedele, sono considerate idonee al celiaco sia le ostie garantite «senza glutine» (contenuto massimo di glutine di 20 mg/kg) sia le ostie «con contenuto di glutine molto basso» (contenuto massimo di 100 mg/kg). Ogni parrocchia dovrebbe avere un’attenzione particolare nel conoscere coloro che sono celiaci e nel disporre di una quantità adeguata di ostie per celiaci, che devono essere conservate in un contenitore a parte e separate dalle ostie normali, in modo da evitare qualsiasi forma di contaminazione con farine con glutine. AIC (Associazione italiana celiachia) suggerisce ai parroci di evitare manovre o atteggiamenti che possano far sentire «diversi» i fedeli celiaci, soprattutto i più piccoli, applicando queste piccole attenzioni senza darne troppa evidenza. Perché, lo ricordiamo, la celiachia non è un’intolleranza alimentare, ma una malattia autoimmune, un’infiammazione cronica dell’intestino tenue, ed è importante che chi ne soffre segua rigorosamente la dieta senza glutine per tutta la vita, anche nelle occasioni «sociali» e nelle festività.

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